Sola in un bar semivuoto. Pc e dispense da leggere e studiare per il lavoro. Mio figlio in Inghilterra con cui comunico via whatsapp cercando di trovare il modo migliore per inviare e ricevere denaro senza costi enormi. Il mio “compagno” in Sardegna a casa della madre col figlio che, esce per fare l’insopportabile “un po’ di spesa” e mi chiama con naturalezza informandomi che vuole venire il 15 Dicembre e ripartire “il 24 o forse il 25”?!. Ma come può dirmi simili cose dopo un anno e cinque mesi di lutto per e mio figlio in cui non si è fatto vedere e per mesi neppure sentire e dopo aver detto che non sarebbe mai più venuto a casa mi se non dopo aver parlato di Antonio, (Antonio, uno dei suoi alibi improvvisati per arrampicarsi sugli specchi: chi potrebbe mai paragonare un lutto ad una gelosia? Nessuno, ed è vergognoso) ed essere salito, smentendosi, per andare al bagno prima di partire per la Toscana ad Ottobre, salutando mio figlio per caso perché. neppure sapeva se l’avesse trovato a casa o meno. La cialtroneria che cui si dicono parole e poi le si smentisce è il marchio del non valore. Credo si sia vergognato enormemente quel giorno in cui è salito ed è entrato in camera di N. che non era neppure uscito in corridoio. Io, mi sono sentita usurpata quando l’ho visto nella mia camera, che prima era quella di mio padre, in cui c’e’ la foto sul comò che prima era messa sul carro funebre quel terribile 22 luglio. La foto della Carta d’Identità presa a nostra insaputa per poter mettere almeno il viso di mio padre non avendo ancora fornito quella da mettere sulla lapide. Me ne sono accorta al ritorno dalla Toscana che quell’individuo, il mio compagno, si aggirava. per quella camera piena di cose sacre, ora c’era anche la foto del trigesimo di nonna C. morta nei mesi del suo abbandono, ad un anno e un mesa da quella di mio padre. Mio figlio in quel breve tempo aveva perso due nonni! e quell’individuo si aggirava fra quelle cose intime senza dargli alcun valore e dopo avere detto quelle frasi ripugnanti su quella casa e mettendo in primo piano il suo piccolo orgoglio rispetto alla morte che aveva colpito me e mio figlio. Non si vergognava a mettere i suoi piedi oltre la soglia. Non si vergognava ad aprire la porta della camera di mio figlio che, prima che io partissi, anche se mi aveva detto di andare in Toscana, comunque inveiva contro me ed M. e credo proprio che anche lui sentisse un senso di profanazione.

Sono uscita anche se mi vergogno della mia solitudine.

Voglio comprare un Albero di Natale alto 20 cm, elettrico, da. mettere sul tavolo per dire. a me stessa che anche se non ce la faccio a fare. l’Albero di Natale grande, il Natale lo sento e, forse è vero visto che da una settimana non faccio altro che piangere di nuovo e pregare i miei genitori e mio fratello di darmi un cenno della loro vita lassù. (So che è assurdo chiedere di sapere che i propri cari vivano nell’aldilà e ripetere ad alta voce che questo mi farebbe vivere bene, a chi non farebbe vivere bene una simile cosa? Tutte le paure e i dolori umani in un baleno svanirebbero sapendo che esiste la vita eterna e che tutte le persone amata non le perderemo mai. I dolori dell’uomo non esisterebbero più e io non faccio altro che chiederlo invocandolo ad alta voce ogni giorno alzando gli occhi al soffitto.)
Voglio mettere la maiuscola alla parola albero perché è come se fosse esso stesso il nome di una festa.

Inoltre vorrei fare una piccola spesa.

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